All’interno del più fastoso palazzo della città – la residenza della nobiliare famiglia Gozzani Treville – trova spazio questo curato e raffinato ristorante...

Davanti a uno scoppiettante camino si rinsaldano le certezze di una vita. Mentre ai tavoli di questo «caminetto» si rinsaldano le certezze del piacere e del gusto...

Istituzione cittadina da sempre fedele a sé stessa, Al Gatto Nero è il riferimento dei torinesi amanti della semplicità, del buono e dell’eleganza nel servizio.

Da questo luogo è passata la rinascita della grande cucina italiana degli anni Ottanta e Novanta che, senza l’apporto di Luisa e Angelo Valazza, oggi non sarebbe quello che è. L’affermazione non è fuor di luogo se solo si pensa a quanto questa cuoca schiva abbia fatto per far comprendere a tutti l’importanza fondamentale della qualità degli ingredienti, la cura che deve essere posta nella loro lavorazione e quindi ancora la coerenza che deve guidare l’abbinamento degli elementi nel piatto.

È una cucina concreta, schietta, di cuore quella che Alessandro Mecca porta in tavola nella sontuosa cornice del Castello di Grinzane Cavour.

Sale eleganti, lunghe tovaglie e quadri d’autore alle pareti danno il benvenuto agli ospiti, che qui sanno di trovare una proposta capace di raccontare il territorio e seguire le stagioni ma anche di lasciarsi andare a contaminazioni, ricerca e creatività.

Contaminazioni misurate, tradizione e qualità sono alla base dei piatti: le radici locali si traducono in classici come gli agnolotti alla Barbera e i plin...

Esempio più alto, e in ultima istanza sublime epitome di tutta la migliore ristorazione regionale, è l’Antica Corona Reale di Gian Piero Vivalda...

Viva la tradizione! Viva il territorio! Viva la stagionalità! Ecco il credo di questa antica insegna che sorge alla base della medievale torre che svetta su Barbaresco.

Posta in una moderna casa, dagli ampi ambienti (qui gli spazi fra un tavolo e l’altro sono davvero siderali), questa insegna è la creatura di Pier Giuseppe Viazzi che, insieme a sua moglie Caterina, da ben più di trent’anni, porta avanti una cucina di stile raffinato, fondata tanto sugli eccezionali prodotti di questo scampolo di Piemonte che guarda verso la Lombardia, quanto su tecniche d’alta scuola, di derivazione francese, che lo chef ha appreso in anni di militanza presso grandi e celebri strutture.

Appare più una casa che un ristorante questa storica insegna del Vercellese che, da decenni ormai, porta avanti con costanza una proposta di cucina territoriale e stagionale...

Oltre vent’anni di storia per questa insegna che, curata e spigliata, attenta e – a tratti – scanzonata, racconta con piglio contemporaneo le materie prime e le ricette monferrine...

Ristorante che vanta una storia secolare (la fondazione data al 1919, e da allora è sempre rimasto in mano alla famiglia Battaglino) e che propone una cucina ispirata alle ricette piemontesi più tradizionali...

Il ristorante Battipalo, con la sua atmosfera curata e confortevole, propone una cucina capace di rileggere in modo contemporaneo, ma senza stravolgimenti, l’universo degli ingredienti lacustri.

La strada verrà ben ripagata da una accoglienza calorosa e, soprattutto, da una cucina sincera che, con grazia ma senza tradire le proprie origini, racconta queste lande.

Varcare la soglia della trattoria Belvedere Roero significa entrare in un mondo che – purtroppo – sta scomparendo...

Da Boido, oltre che per comperare ottimi tartufi (sia freschi, sia lavorati), vale la pena accomodarsi per gustare pietanze di tradizione impreziosite con la trifola.

Il mare si sente nella cucina che Pasquale Laera porta in tavola tra piatti della tradizione locale, opportunamente modificati nel rispetto delle tradizioni, e quell’anima del Sud che regala gusti unici a pietanze che ormai sono diventati simbolo di una nuova, moderna e molto amata cucina di Langa.

Locale assai curato, spigliato e informale, gestito da un simpatico giovane oste che, in ambienti raccolti, arredati con gusto...

È una cucina, quella di Massimiliano Musso, che da un lato enfatizza le materie prime tipiche di questo spicchio di Piemonte, proiettandole in una dimensione di contemporaneità tecnica e immediata al contempo, e dall’altro lavora su suggestioni che di volta in volta giungono dall’orto, dal mare piuttosto che da Oltralpe.

Gusti semplici, autentici, schietti fanno dei Cacciatori uno dei luoghi più amati dai gourmet di tutta Italia che lo scelgono tanto per la splendida accoglienza di Massimo quanto per la sublime cucina di Federica (che in realtà utilizza una stufa a legna: tutto ciò che arriva in tavola viene lì cucinato).

Osteria gourmet, Campamac propone una cucina genuina, realizzata con materie prime locali e una grande attenzione per la tradizione di questa terra.

È una certezza della ristorazione piemontese questa consolidata insegna che – da molti anni – è tappa imprescindibile per tutti coloro che desiderano tuffarsi nei sapori del Roero più sincero.

Nella Riviera del Monferrato, la cucina della giovane Alessia Rolla si distingue per la sua chiara ispirazione ai Paesi nordici.

È una casa di nome e di fatto questo ristorante, con la sua atmosfera accogliente e avvolgente, che ammalia e conquista.

Oggi la cucina reinterpreta sapori familiari per dare nuova vita alle ricette piemontesi: è così che nascono piatti come il «bollito fritto» con verdure, semi candite alla senape, bagnetto verde e rosso; la zuppetta di asparagi di Santena profumata alla maggiorana e tartufo nero; il rognone di vitello à la coque con vellutata di senape e aglio in camicia...

Varcando la soglia di questa casa immersa nel verde si respira subito una bella atmosfera improntata a una cordialità calorosa...

È in aperta campagna che Luca Zecchin guida una delle cucine più interessanti di Langa...

Passano gli anni, ma l’esperienza gastronomica di Condividere continua a essere una delle più interessanti della città.

La si potrebbe definire una cucina di tradizione anticonformista, quella guidata dalla mano vigorosa della cuoca siciliana Valentina Chiaramonte...

Sono più di tre secoli che questa insegna di paese accoglie forestieri e viandanti, prima come locanda e osteria, ora come raffinata trattoria.

L’ambiente di questa insegna colpisce: è articolato in una sorta di corte e in varie salette interne, tutte arredate in modo estroso: caldo e avvolgente...

La cucina ha sempre tenuto il passo dei tempi, senza però mai mutare la capacità da un lato di ‘leggere’ gli ingredienti e dall’altro di ‘costruire’ pietanze ben centrate sul piacere e sul gusto.

Il ristorante si trova all’interno di una bella villa con giardino che in estate diventa un perfetto dehors. Il servizio, coordinato dalla moglie del cuoco, è uno dei plus del locale...

Da Manuela propone una cucina che tanto punta sul pesce d’acqua dolce, oltre che su rane e lumache. Ai fornelli si lavora di fino, dimostrando una puntuale conoscenza dell’ostica materia prima...

In centro, vicino al duomo, questo locale nato una decina di anni fa sta iniziando a farsi conoscere ben al di fuori della ristretta cerchia cittadina...

Nel punto ove passa l’ideale confine fra Langhe e Monferrato sorge la cascina della famiglia Bardone:, che ha aperto la Trattoria del Belbo nel 1891. Oggi è la quarta generazione della famiglia Bardone – Gioachino e Alessandra – ad accogliere, con sincera cortesia, genuina semplicità e attenzione costante, gli ospiti in ambienti confortevoli e dalla piacevole atmosfera d'antan.

Quasi un luogo onirico talmente è vocato alla bellezza, con la sua vista sui giardini, la peschiera, la corte d’onore e la fontana del cervo...

In una antica crota (cantina) sotterranea questa insegna celebra da un lato la grande tradizione gastronomica sabauda e, dall’altro, gli eccelsi vini di Langa.

La terrazza di Felicin è uno di quei posti che abbraccia l’infinito delle colline di Langa, ed è un luogo difficile da dimenticare. Del resto, questo locale è aperto da quattro generazioni ed è da sempre, con le sue tre sale interne, meta di buongustai e appassionati di tutto il mondo.

Il ristorante Gardenia è il primo e più importante ambasciatore delle eccellenze gastronomiche del Canavese, terra ricca di storia dove si trovano colline, boschi, vigneti, ma anche laghi e paesaggi alpini che fanno capo alla Serra d’Ivrea e al Parco del Gran Paradiso.

Locale che si propone con forza nel panorama torinese con la sua importante selezione di etichette, con il dichiarato intento di trovare il giusto vino per tutti e per ognuno, con il corretto accostamento non solo alla pietanza ma anche al gusto e all’attitudine dell’ospite. Perché: «bere mangiando e mangiare bevendo hanno lo stesso valore».

La cucina di Ugo Alciati è una garanzia di qualità: qui si sta sempre bene, ed è pensiero comune. La proposta rispetta la stagionalità, il territorio e i sapori del Piemonte con ricette che fanno parte della storia.

Sulle colline che sovrastano il Lago d’Orta, in una villetta immersa nel verde, circondata da un curato giardino ove si mangia nella bella stagione...

Quest’insegna, già nel nome, dichiara apertamente il proprio amore per la cucina tradizionale sabauda.

Flavio Costa propone una cucina di grande eleganza, di ispirazione classicheggiante, tecnica e ben centrata sull’equilibrio fra i diversi ingredienti...

È sempre bello sedersi alla tavola di Fernando Tommaso Forino, chef campano da alcuni anni alla guida di Osteria Arborina.

Piatti di cuore e di tradizione, eseguiti seguendo le antiche ricette di casa...

Fra queste mura, tradizioni e sguardo aperto al nuovo si incontrano in piatti che sono ormai celebri, fra i quali i superbi risotti.

Ambiente confortevole, con atmosfere da vecchio Piemonte, per questo albergo-ristorante a conduzione familiare, dalla consolidata reputazione, costruita in oltre cinquant’anni di attività.

È la Val d’Ossola, con le sue materie prime, la protagonista di una carta che muta secondo stagione e secondo estro della cucina...

Vitello tonnato e peperoni ripieni, agnolotti e tajarin, brasati e bolliti, si susseguono, al ritmo delle stagioni...

La tavola del Giardinetto è una certezza, e la mano in cucina mostra saldezza e talento...

Michelangelo Mammoliti, il cuoco di questo ristorante, ha voluto fortemente una serra innovativa dotata di sistemi automatizzati che si autoregolano in base a temperatura, umidità, pioggia e vento, per mettere a dimora più di quattrocento varietà di ortaggi e oltre un centinaio di specie di pomodori: alcuni dei quali reperiti nel corso di viaggi in Paesi lontani...

Il cuoco, che mostra di avere solide basi tecniche e uno spiccato senso del gusto, costruisce piatti assai personali e che si giovano dei profumi e dei gusti della montagna.

Si sale in Alta Langa per raggiungere questa insegna che offre una cucina assai curata, di bel piglio moderno...

Già solo per il «riso Macallè» ci si deve accomodare ai tavoli di questo elegante e un po’ compassato ristorante...

Cucina schietta e diretta, ma non priva di garbato tocco femminile, in questa linda trattoria di campagna.

La cucina guarda alla tradizione italiana, ma non esclude un profondo legame con il territorio.

In cucina Fabio Sgrò, con la supervisione di Ugo Alciati, propone con capacità e grande senso della misura piatti ispirati al territorio e alle tradizioni, come l’anguilla e la tinca in carpione, gli agnolotti «di Lidia» al tovagliolo, i ravioli di capra, la galantina di coniglio, il pollo ruspante arrosto. Imperdibili, fra i dolci, il gelato mantecato al momento con latte piemontese e il millefoglie con polline e miele.

Si respira la magia dei bricchi del Barolo nell’anfiteatro naturale che a Monforte d’Alba ospita il Réva Resort...

La cucina appare capace di incrociare numerose suggestioni, sia di carattere territoriale-tradizionale, sia di provenienza più foresta...

È da oltre un secolo che questo ristorante accoglie ospiti abituali e viandanti occasionali qui tutti richiamati dall’ottima cucina di lunga tradizione.

In un bel cascinale di campagna (ove anche sono presenti alcune camere, ove fermarsi per una notte, e magari pure per un fine settimana) Beppe, figlio di Carlo e Mariuccia, propone piatti che sono un tripudio di tradizione: carne cruda; agnolotti; tajarin; bunet.

Con l’arrivo della quarta generazione, negli anni Ottanta, i fratelli Roberto e Walter, la cucina ha iniziato ad aprirsi a contaminazioni, sia negli accostamenti sia negli impiattamenti...

Anima della cucina di questo luogo di indiscussa, compassata eleganza, è Elide Mollo Cordero, signora d’altri tempi che ha ereditato dalla mamma e dalla suocera i saperi e la conoscenza che sono alla base dell’ultradecennale successo di Il Centro...

Non scherza per bravura e conoscenze tecniche il cuoco – Franco Marasco – di questo ristorante curato e accogliente, specializzato in una proposta di pesce di alto livello.

È una certezza inossidabile Il Faggio, compassato ristorante d’impronta classica capace di rapire per la vivacità della sua trasversale proposta.

Non si sbaglia a varcare la soglia di questo curato locale che, con costanza e senza cedimenti, propone una cucina sensata e gustosa...

Questa curata insegna, che profuma di antico e di buono, offre un bello spaccato sulla cucina di questo pezzo di Piemonte che guarda alla non lontana Liguria.

Sergio Vineis reinterpreta la cucina del Biellese, fondando le sue creazioni su ingredienti locali e stagionali.

È dal 1934 che la famiglia Naggi, a Sizzano, porta avanti, con orgoglio e solidità, la tradizione gastronomica di questo scampolo di Piemonte.

Si autodefinisce «osteria» questa insegna, quando invece è un curato ristorante che, senza tradire lo spirito tipico delle osterie, propone una cucina di cuore di sostanza, basata sulle ricette tipiche di Langa.

Traspaiono, dai piatti, personalità e ottime conoscenze tecniche, oltre che un definito senso del gusto...

Le Langhe devono molto a Maurilio Garola, che è stato il primo, in tempi non sospetti, a comprare, promuovere e vendere i grandi vini di Langa – Barolo e Barbaresco, contribuendo così a creare l’immagine di un territorio oggi Patrimonio Unesco.

Curata trattoria (arredata in modo confortevole e accogliente) che propone, in un magnifico paesino dell’Alta Langa, i sapori del territorio.

Il lavoro che da oltre trent’anni porta avanti Giovanni Grasso a San Maurizio Canavese è stato, e continua a essere, di grande importanza per il mondo della cucina piemontese. L’esperienza culinaria, qui, parte dalle indissolubili basi della tradizione, ma è capace di andare oltre e rinnovarsi, senza dimenticare mai se stessa.

È una solida certezza questo locale, posto in una storica ed elegante cascina, appena fuori città.

Bello e confortevole, senza essere né formale né pretenzioso, questo locale è un approdo sicuro per gustare una cucina improntata a buon senso e buon gusto...

Cesare Grandi è un cuoco autodidatta che ha saputo conquistare, con pazienza e dedizione, anche il palato dei torinesi più difficili.

Questa insegna incarna la trattoria piemontese per antonomasia...

La prima cosa che conquista di La Rampolina è la vista sul lago e sulle Isole Borromee, sia d’estate, dalla bella terrazza, sia nelle altre stagioni, dalle ampie vetrate...

La mano in cucina è salda e mostra di avere ottima conoscenza dei fondamentali, e la materia prima è di livello, scelta con cura e maneggiata con rispetto.

È un locale curato e avvolgente, pieno di calore e di passione, La Taverna del Gufo. È diviso in quattro salette, arredate con antichi mobili di famiglia...

Accomodati sulla Terrazza, scegliendo una bottiglia da una cantina ricca (con le etichette piemontesi sugli scudi), si può gustare la teoria degli antipasti sabaudi...

La cucina, eseguita con mano sicura e profonda conoscenza dei fondamentali, pone al centro la tradizione piemontese...

In un piccolo borgo dell’Alta Langa, questa trattoria rimane un solido punto di riferimento per gli amanti della tradizione gastronomica piemontese.

La cucina è raffinata ma di sostanza, attenta alla valorizzazione degli ingredienti ma capace, comunque, di muoversi con un pizzico di sensato estro...

Ambienti curati e confortevoli, ristrutturati di recente, per questa insegna del centro cittadino, simbolo di buona cucina e di grande convivialità.

La cucina è fine, equilibrata ed elegante, e si ispira alle ricette tradizionali...

È un curato giardino, adorno di magnifici salici piangenti, a dare il benvenuto agli ospiti di questa spigliata insegna che propone una cucina attenta e meditata...

La proposta muta secondo stagione e – per esempio – in una serata autunnale è facile trovare le tagliatelle con ragù di selvaggina...

Si è sopra ad Alba, in uno dei punti più panoramici della zona e la Locanda del Pilone, con le grandi vetrate e i mattoni a vista delle sale, è luogo ideale per godere in pieno dell’atmosfera che i dolci declivi regalano.

I piatti parlano un bel linguaggio, centrato e comprensibile, improntato alla stagione e alla tradizione, debitamente ammodernata e alleggerita.

Raffinata trattoria che sublima, in piatti di gusto e di sostanza, la gloriosa gastronomia e il meglio dei prodotti di questo scampolo di Piemonte...

Riempie gli occhi la vista che si ha da questa bella locanda sulle curate vigne del Barolo. Riempie lo spirito (oltre che lo stomaco) la cucina che vi si gusta.

Basterebbero il luogo e la vista, in mezzo a uno dei più celebri cru di Langa, a fare di questa insegna una sosta consigliata.

Locale dall’ambiente moderno e curato che offre una cucina di bell’impianto contemporaneo...

Questa insegna è da sempre una solida tappa per gli amanti del buon cibo e del buon bere...

Tra le colline del Roero, lo chef Marc Lanteri racconta di un Piemonte fortemente legato alla Francia. Non potrebbe che essere altrimenti, viste le proprie origini transalpine...

È un luogo del passato questa trattoria che, in un piccolo comune dell’Alta Langa, continua a proporre, con genuina spontaneità, le ricette tipiche del binomio ‘territorio-tradizione’.

I piatti sono una combinazione delicata di sapori, sfoggiata con creatività in un menu stagionale interamente dedicato ai vegetali, e in uno classico, «Opera»...

Trattoria, piccola e curata, che propone una ristorazione di cuore e di sostanza, basata sulle ricette di tradizione sabauda.

I piatti viaggiano con maestria sullo stretto crinale che divide l’ispirazione di tradizione e di territorio dalla creatività più sbrigliata...

Osteria Cascina dei Fiori è stata, e continua a essere, una tappa imprescindibile per conoscere davvero la cultura gastronomica vercellese...

Questa bella osteria, «concreta» nella proposta e contemporanea nello stile, riesce nel difficile intento di raccontare il territorio, con i suoi prodotti e le sue tradizioni, senza apparire vetusta.

La cucina punta sui gusti tradizionali piemontesi, arricchiti da forti spunti altoatesini, terra d’origine della chef Agnese Loss.

Questo è uno dei luoghi iconici della cucina piemontese e l’esperienza – possiamo dirlo con certezza – vale l’aspettativa.

In un ambiente piccolo e confortevole, ove il legno domina incontrastato, sfilano piatti di ottima fattura tecnica...

Mangiare all’Osteria del Boccondivino significa immergersi nella più pura e autentica tradizione gastronomica piemontese.

Dici «Carrù» e non puoi non pensare al celebre bue grasso, il sovrano assoluto della tradizione gastronomica di questo spicchio di Piemonte.

Piemonte e Liguria si incontrano ai tavoli di questa curata e moderna osteria che, in ambienti lindi e assai accoglienti, propone una valida cucina di stagione e di territorio...

L’atmosfera irretisce, così come la cucina che, senza tradire lo spirito del luogo, propone una teoria di piatti di gusto e di sostanza, preparati con ottime materie prime.

Nella capitale della Granda questa insegna rappresenta, da ben oltre trent’anni, un porto sicuro per coloro che sono alla ricerca di buon vino e buon cibo.

Questa insegna è una valida tavola ove gustare i piatti tipici del Biellese, realizzati con grande attenzione alla materia prima.

In un curato edificio trova spazio questa insegna che, da anni ormai, è un approdo sicuro per gustare, in un’atmosfera curata seppur non formale, i piatti tipici di Langa.

È una curata osteria questa insegna, linda e confortevole, ove regna una bella atmosfera conviviale.

La vista su Torino dal ristorante più alto d’Italia (siamo in vetta al Grattacielo Intesa San Paolo) è impareggiabile: un’estensione infinita di strade, case, montagne, colline, fiumi.

‘Rigore’ potrebbe essere il termine che meglio definisce Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto. Perché al rigore – e ad applicazione, passione e dedizione – è improntato il lavoro del cuoco, capace di orchestrare piatti complessi ed equilibrati senza scadere né nel vacuo né nel lezioso.

La storia è transitata da questa elegante villa, posta a ridosso del centro di Borgomanero. La storia della nostra Italia e, in senso più stretto e più specifico, la storia della cucina del nostro Paese.

La cucina di Razzo è tra le più apprezzate di Torino. È guidata da Niccolò Giugni che ama valorizzare le materie prime sperimentando con tecnica e creatività.

Nelle nobili sale del castello che fu di re Carlo Alberto, e nelle cui cantine si producono ancora grandi vini, questa insegna offre una autentica esperienza di gusto...

Reis non è un ristorante vero e proprio né una baita, ma un progetto che mette al centro la sostenibilità e la natura.

La vista sui bricchi del Barolo, dalla sala interna piuttosto che dalla terrazza, colpisce per la sua bellezza. Come colpisce per la sua bontà la cucina di questa insegna...

Tra i must: il «risotto sabaudo» mantecato alla robiola con salsa caoda e caramello di peperone, la pollastrella alla piemontese e il tacos con polpo, lampone e gazpacho...

«Rosso di sera, bel tempo si spera», recita il famoso proverbio. Ma se il «rosso di sera» è quello di questa bella osteria di piglio contemporaneo, il «bel tempo» non sarà una speranza ma una certezza.

Da che c’è memoria in paese si ricordano di questo ristorante sulle colline torinesi, con un grande ippocastano nel cortile e quei saperi che hanno il gusto di tradizioni antiche...

Passato attraverso diverse gestioni, l’insegna sta ora vivendo, da quasi una decina di anni, una rinnovata giovinezza.

Decenni e decenni di storia per il ristorante San Marco: un nome che è sinonimo di cucina di qualità in queste lande indivise fra Monferrato e Langhe.

L’artefice ai fornelli è Gabriele Eusebi, chef marchigiano che mostra di muoversi con saldezza e coerenza fra piatti creativi ed estrosi...

Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, fra stanze cariche di calore familiare e una cucina che profuma di casa e di buono.

Ormai consolidato riferimento gastronomico cittadino, Scatto si trova in pieno centro, all’interno delle Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo.

Il cuoco – Stefano Paganini – propone una cucina di piglio autoriale, basata su ottime conoscenze tecniche e una spiccata predilezione per le materie prime di qualità.

Bel locale, curato e tranquillo, che offre una cucina capace di incrociare, con meditata saggezza, territorio e innovazione.

Se si vuole apprezzare la cucina tradizionale di Borgomanero, preparata con cura e proposta con eleganza, questa insegna è il giusto luogo.

Vera istituzione nel cuore delle Langhe, la Trattoria della Posta appartiene alla famiglia Massolino dal lontano 1875.

All’ampia degustazione di antipasti è d’uopo far seguire un memorabile piatto di gnocchi verdi di patate e ortiche saltati con burro e salvia...

Traspare tutta l’anima di un Piemonte d’antan fra sale e salette (e le belle camere ai piani superiori, ove eventualmente fermarsi per la notte) di questa nobile locanda che, pure nella proposta di cucina, tiene fede alla tradizione, senza però farsi da questa ingabbiare.

È un posto del cuore questa trattoria d’Alta Langa che, da un secolo in mano alla stessa famiglia, porta avanti la tradizione gastronomica locale con brio

Poliedrico cuoco, sportivo, amante del bello, del buono e del gusto d’Oltralpe, Christian Milone prosegue da anni un lavoro di grande ricerca e introspezione che lo porta a essere uno chef fuori dagli schemi, profondamente legato alla sostanza e meno all’apparire.

Tre Galline è la quintessenza della tradizione torinese, e non è un caso se l’esistenza di questa osteria è attestata da secoli.

Si parte, in genere, con una degustazione di salumi, per poi proseguire con il vitello tonnato piuttosto che con la lingua ‘al verde’. Fra i primi ravioli e panissa, e carni bianche o rosse per secondo.

Il bue grasso – ovviamente – la fa da padrone con l’imperdibile bollito...

Il luogo, una villa moresca in stile eclettico costruita sul finire del XIX secolo, lascia sbalorditi per la sua romantica bellezza, con i suoi giardini degradanti verso il lago, e i suoi interni perfettamente conservati. Ma lascia sbalorditi – e conquistati – pure la cucina del ‘sovrano’ di questo luogo: Antonino Cannavacciuolo.

Sotto la guida di Sabina Villaraggia, il locale si distingue per una proposta gastronomica che sublima la ricchezza del territorio.

In una villa ottocentesca ben restaurata, impreziosita da affreschi e mobili antichi, ha sede questa insegna che, trasversalmente, propone una ottima cucina...

Il cuoco, Luca Piccinelli, si muove con buon piglio tecnico e una discreta dose di creatività fra le ricette della tradizione e alcuni spunti più contemporanei.

L’eleganza della tavola rispecchia quella di questo aulico locale, con tovaglie bianche e lunghi tendaggi: esempi di una raffinatezza di intramontabile memoria.

Si trova proprio dove termina la strada questo locale che guarda alla tradizione walser così radicata nella zona. Più in alto non si può andare: qui la Val Formazza finisce...