Via Roma, 13
Sizzano (NO)
La tradizione è una cosa terribilmente seria. Poveretti quei ‘sedicenti’ critici da quattro soldi che sostengono che tirare bene la sfoglia sia cosa banale. E brasare una carne sia affar di poco conto. Per far bene la prima si deve apprendere l’arte. E per eseguire a puntino la seconda si deve aver studiato. Ben lo sa la cuoca – Paola Naggi – di questa storica (data di fondazione: 1934) insegna di paese (ma assai curata e confortevole) che, da anni ormai, con solidità e costanza, propone alcune delle ricette tipiche di questo scampolo di Novarese. # Piatti smaglianti i suoi, che si lasciano ricordare: come il vitello tonnato «alla vecchia maniera»; la ‘paniscia’ (risotto con fagioli, verza e salam d’la duja: da primo premio!); i tortelloni di vitello al burro aromatico e Parmigiano; la gallina ripiena «alle tre carni»; il capretto al forno con rosmarino, vino bianco e latte; e l’imperdibile frittura alla novarese (spezzatino di carne e salsiccia stufato nella cipolla, accompagnato da frutta e semolino fritti). # Buona, seppure non amplissima, è la selezione di vini, con i Nebbioli del Nord (Ghemme e Gattinara soprattutto) sugli scudi. Il servizio è di rara gentilezza. Conto sui 50 euro (pagati con la voglia di tornare il prima possibile!).
