Piemonte a Tavola

Posto nel centro di un piccolo paese, sulla strada fra Novara e Borgomanero, questo locale dal fascino d’antan e quasi un po’ fané, continua a proporre, con invidiabile costanza, i piatti tipici di questo ricco territorio. La cuoca, animata da grande passione, lavora rispettando le ricette dei tempi che furono, stando però assai attenta ad alleggerire e a ingentilire, in una carta che, lodevolmente non troppo vasta, varia secondo stagione

I piatti, ben eseguiti partendo da materie prime di qualità, dal bel profilo aromatico e di solidamente centrati sul gusto, si muovono da un classicissimo vitello tonnato alla tradizionale ‘paniscia’ (ovvero riso con fagioli, verza e salame). Grandi pietanze di carne fra i secondi, come la gallina disossata e farcita e la frittura alla novarese accompagnata da dolcetti fritti (si tratta – quest’ultimo – di un particolare spezzatino carne, salsiccia ed erbe aromatiche, stufato nella cipolla, che viene accompagnato da mela, banana, amaretto e semolino dolce pastellati e fritti). Non mancano, nei giusti periodi, rane e lumache.

La carta dei vini (che presenta ricarichi più che corretti), seppure non ampia, propone comunque una ragionevole scelta di etichette, con particolare attenzione per le vicine denominazioni del Nord Piemonte (Ghemme, Gattinara, Boca, Lessona, ecc.). Il servizio, assai sorridente, è improntato a gentile familiarità. Il conto, per quattro portate, difficilmente supera i 50 euro.