Le pizze sono preparate con impasti ben lievitati («mai meno di 32 ore», recita la carta), leggere e digeribili. La scelta (cosa lodevole) non è ampia e si concentra su alcuni ‘cavalli di battaglia’.

Gli impasti e le lievitazioni sono fatti con tutti i crismi – le pizze, cotte in forno a legna, risultano infatti aeree, croccanti e digeribili – e le farciture sono di ottima qualità.

La pizza è offerta in sei differenti versioni, a base di differenti impasti e lievitazioni, e spazia dalla tonda classica, di fattura partenopea, leggermente più stirata alla gourmet.

La pizza qui è rigorosamente napoletana, con una lievitazione di oltre 48 ore, ma in carta fanno capolino anche impasti differenti, come quelli con farine integrali o ai cereali.

Le specialità in carta sono tre: la «Pala romana» di 45 centimetri; le «Nuvole», dall’impasto soffice e alto con una crosta croccante all’esterno; la «Napoletana e Mattarello», tonda, idoneamente idratata, digeribile.

Stefano Vola si occupa sempre di impasti: dieci pizze in carta a cui sono aggiunti sei padellini che cambiano a seconda delle stagioni…