Viale Vittorio Veneto, 2
Lesa (NO)
Sul lago Maggiore, letteralmente circondato dall’acqua (e con una romantica terrazza), in quella che era una antica biglietteria per i battelli che congiungevano la sponda piemontese a quella lombarda, ecco questo locale luminoso e colorato locale che, con sbarazzina eleganza, propone una cucina d’impianto moderno, con alcune concessioni alla tradizione lacustre e ai suoi prodotti (sempre più rari).
La cuoca mostra di muoversi con sicurezza invidiabile, costruendo piatti meditati tanto nella rilettura delle ricette classiche (come nel caso dei rabaton alessandrini – ovvero gnocchi a base di bietola, ricotta, uova e Parmigiano – alle erbe di campo con ragù di lumache e aglio orsino, interessante sia per il gioco delle consistenze sia per il profilo aromatico) quanto nell’equilibrio degli abbinamenti delle pietanze più contemporanee (come nel caso della complessa e gustosa tartare di persico trota «brulée» con erba cipollina, cavolfiore al latte di cocco e in insalata, nella quale gli elementi vegetali concorrono a dare profondità al pesce). Bella anche l’impronta fusion della tempura di pesci di lago e verdure con «salsa orientale».
Cantina più che soddisfacente, con molte etichette regionali e nazionali, oltre a una intelligente selezione di bottiglie estere (soprattutto di provenienza francese). Servizio attento e sempre sorridente, curato dal proprietario. Menu degustazione di quattro e sei portate, proposto rispettivamente a 50 e 60 euro. Stessa spesa scegliendo quattro piatti alla carta.