— Real Castello
Piazza Canonico Pietro Borgna, 9
Verduno (CN)
Real Castello
Turno di chiusura: mai
Ferie: da dicembre a febbraio
La cucina, curata in prima persona dalla proprietaria, è di stretta impostazione tradizionale, solo alleggerita e ingentilita: l’uso di grassi e condimenti è parco, e gli abbinamenti, di stampo un po’ più creativo, tentano – ben riuscendoci – di vivacizzare la proposta.

In quello che fu una delle residenze preferite da Carlo Alberto di Savoia (fu proprio qui che il sovrano sperimentò le prime vinificazioni di uve Nebbiolo, gettando le basi di quello che sarebbe poi divenuto il gioiello dell’enologia italiana: il Barolo), si trovano ora un curato albergo (bello dormire in una delle stanze della struttura principale) e un piacevole ristorante

La cucina, curata in prima persona dalla proprietaria, è di stretta impostazione tradizionale, solo alleggerita e ingentilita: l’uso di grassi e condimenti è parco, e gli abbinamenti, di stampo un po’ più creativo, tentano – ben riuscendoci – di vivacizzare la proposta. Così, per esempio, gli antipasti, che variano di stagione in stagione, si muovono sì secondo sabaude usanze, ma con alcuni elementi più foresti: la battuta di Fassona è arricchita dalla presenza di erbe aromatiche (oxalis, ovvero acetosella, e melissa) e la testina di vitello è accompagnata, oltre che dall’insalatina d’ordinanza, da «verdure acide». Non mancano i tajarin (davvero di ottima fattura) con sugo di fegatino di coniglio e, fra i secondi, carni bianche e rosse (buono il petto d’anatra alla marmellata).

La cantina non è vastissima ma propone una buona scelta di etichette, non solo regionali, oltre che i blasonati vini della tenuta di famiglia. Affascinante e curato il giardino che circonda la dimora. Il conto, assai onesto, difficilmente supera i 60 euro.