— Del Belbo da Bardon
Regione Valle Asinari, 25
San Marzano Oliveto (AT)
Del Belbo da Bardon
Turno di chiusura: martedì; mercoledì; giovedì; domenica sera
Ferie: variabile
Come non innamorarsi di questa magnifica locanda di campagna con la sua cucina verace ma grandiosamente eseguita e la sua sterminata lista di vini che spazia dal Piemonte al resto del mondo?

Come non innamorarsi di questa magnifica locanda di campagna con la sua cucina verace ma grandiosamente eseguita e la sua sterminata lista di vini che spazia dal Piemonte al resto del mondo? Ce ne vorrebbero tanti di Del Belbo Da Bardon, almeno uno in ogni provincia del nostro Paese, per mostrare a chi viene da fuori, e ricordare a chi invece è ‘stanziale’, cos’è la grande cucina di tradizione. E di quali e quanti valori è portatrice. E di quanto tutti noi le siamo debitori. # Ci si accomodi – quindi – in una di queste salette, confortevoli e curate ma non sfarzose né formali, piuttosto che – nella stagione clemente – sotto il pergolato che circonda la casa. E si respirino atmosfera e profumi (di cucina, ovviamente!) di un tempo che sembra ormai lontano, ove risuonano le parole di Beppe Fenoglio, e le pagine di Cesare Pavese. Intanto in tavola giungeranno tutta la sabauda teoria di antipasti ai quali non si può – non si deve! – rinunciare: vitello tonnato; insalata russa; peperoni con acciuga; battuta di carne… Un assaggio di salumi? Sì, anche quelli. Eppoi spazio alle paste all’uovo, dalla sfoglia bella gialla e porosa: i tajarin, con il tartufo, se si è in stagione. Oppure i plin. O ciò che c’è di giornata. Carni succulente e profumate fra i secondi: gli arrosti? Ci sono. Lo stracotto? C’è. E il bollito? Pure, e con tutti i suoi bagnetti d’ordinanza. # I dolci vanno assaggiati, per la dieta ci sarà tempo. Magari sorseggiando un grande vino dolce (italiano, francese, ungherese…), per chiudere un pasto che rimarrà impresso in modo indelebile. Il conto? Del tutto un’inezia: si parte da 60 euro a salire.