— Al gatto nero
Corso Filippo Turati 14
Torino (TO)
Al gatto nero
Turno di chiusura: domenica
Ferie: agosto
È negli Anni Cinquanta dell’ormai secolo scorso che la famiglia Vannelli arriva a Torino, partendo da Altopascio, in Toscana. E nel tempo conquista uno spazio talmente importante da ottenere anche, tra il 1973 e il 1980, le due stelle Michelin.

È negli Anni Cinquanta dell’ormai secolo scorso che la famiglia Vannelli arriva a Torino, partendo da Altopascio, in Toscana. E nel tempo conquista uno spazio talmente importante da ottenere anche, tra il 1973 e il 1980, le due stelle Michelin. Oggi le stelle non sono più accese ma il firmamento del Gatto Nero continua a brillare in quel corso Turati che è accogliente casa d’altri tempi, con quel servizio impeccabile che mette l’ospite al centro dell’esperienza.

La carta guarda ancora e sempre a quella cucina lucchese che è stata capace di portare in città il consumo delle zuppe. Tra gli antipasti ecco la storica insalata tiepida di mare (1960), il «ricchi e poveri» (code di gamberi e fagioli cannellini) e la bottarga di tonno rosso su patata lessa. Fra i primi i paccheri al ragù di costata vanno di pari passo ai vermicelli con le vongole veraci, agli spaghettini «alla Peppino Fiorelli» (1957) e alla ‘garmugia’ (antica zuppa della Garfagnana). Fra i secondi ecco la Chateaubriand alle bacche di ginepro e Gin, e la celebre sogliola alla mugnaia. Buona selezione di formaggi italiani e francesi, e importante carta dei dolci.

Grande attenzione, da sempre alle etichette: ecco perché fa capolino una lista di vini ampia e dettagliata, che comprende tanti eccellenti vini italiani e francesi. Servizio affabile e cortese. Alla carta si spendono all’incirca 80 euro, mentre il menu degustazione è offerto a 65 euro.