— La Ciau del Tornavento
Piazza Leopoldo Baracco, 7
Treiso (CN)
La Ciau del Tornavento
Turno di chiusura: mercoledì; giovedì
Ferie: variabili
Nella piazza centrale del borgo, in quello che fu il vecchio asilo edificato in epoca fascista, trova spazio questa elegante insegna, vera e propria istituzione della ristorazione langarola.

Nella piazza centrale del borgo, in quello che fu il vecchio asilo edificato in epoca fascista, trova spazio questa elegante insegna, vera e propria istituzione della ristorazione langarola. Tutto merito di Maurilio Garola e di Marco Lombardo (in cucina) e di Nadia Benech (in sala) che, con estrema costanza, hanno sempre più alzato l’asticella della qualità, puntando, da un lato, sulla espressività di una cucina sì ispirata alla tradizione ma non bloccata dai rigidi canoni del passato, e dall’altro sull’attrattiva di una magnifica cantina (fra le più complete dell’intero Paese, e che merita la visita) che raccoglie tutte le più blasonate etichette italiane e francesi, lodevolmente proposte a prezzi corretti.

In tavola giungono piatti che intrecciano i gusti sabaudi con i prodotti della vicina Liguria, spesso vivacizzati dalla meditata presenza di spezie ed erbe aromatiche, come nei casi – per esempio – del risotto ai porri con lumache, lime e zenzero o della ricciola in crosta con agrumi e insalata di erbette. Fra le pietanze che hanno fatto la storia della Ciau da non mancare i profumatissimi agnolotti del plin di seirass cotti nel fieno maggengo con burro e timo serpillo e il «piccolo fritto piemontese», completo di cervella e filone (midollo spinale) di vitello.

Servizio cortese. Ampi percorsi di degustazione a 110, a 120 e a 130 euro. All’incirca, a seconda della scelta, stesse cifre alla carta. Prenotazione necessaria, soprattutto durante la stagione del tartufo. Disponibili, a fianco al ristorante, alcune eleganti camere per prolungare la sosta.