Piemonte a Tavola

I pesci d’acqua dolce sono bellissimi: hanno forme e colori molto differenti fra loro ma tutti affascinanti. Fra questi la tinca, con il suo colore dorato che vira sul rame e la sua pelle senza squame, è magnifica. Particolarmente ricercata per la finezza e la delicatezza delle sue carni, la tinca è un pesce che appare spesso nelle ricette dell’antica cucina piemontese. La Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino viene allevata nelle peschiere dell’Altopiano di Poirino, ricavate spesso nei pressi delle borgate. A differenza di ciò che può accadere altrove, questi invasi non hanno fondo melmoso (il ricambio d’acqua è continuo e non si formano quelle microalghe che possono conferire aromi sgradevoli ai pesci): la fragranza e il profumo delle carni – quindi – non solo rimane preservata ma accentuata. La tinca si mangia al forno o, come da tradizione, in carpione (metodo con il quale veniva conservata durante l’inverno).