Via Filippo Turati, 87
Fraz. Mergozzo – Verbania (VB)
Sulle sponde del ‘piccolo’ lago di Mergozzo, giusto sopra il pelo dell’acqua, come una palafitta, sorge questo elegante e moderno ristorante, tutto ampie vetrate, e con un magnifico camino a troneggiare nel centro della sala.
È questo lo scenografico palco su cui va – da molti anni a questa parte – in scena la cucina di Marco Sacco: cucina fortemente tecnica che – più che alle tradizioni – appare ispirata dai prodotti di questo angolo di Piemonte (pesce d’acqua dolce in testa), trasfigurati in una dimensione autoriale. Il «lingotto del Mergozzo», ovvero filetto di trota marmorata affumicata al faggio con polvere di pane all’aceto balsamico e gel di aceto di lamponi (creazione del 2004, tuttora in carta), continua a stupire per il suo profilo aromatico e per i piacevoli contrasti gustativi, mentre gli spaghetti ai ricci di mare sono vivificati dalla presenza dell’aglio nero e di una «vivace» salsa al prezzemolo. Grandi secondi, con il lombo d’agnello in crosta e l’anguilla cotta nel roner (altro signature dish di Sacco).
La selezione dei vini è ampia e copre, oltre le denominazioni più blasonate d’Italia (con le Langhe sugli scudi), anche molte zone della Francia: i prezzi sono adeguati al contesto. Il servizio è assai curato, ma non troppo impostato. Magnifico il ‘tavolo dello chef’ (da riservare in anticipo, e solo per quattro persone) a ridosso della cucina. Magnifica anche la terrazza ove si mangia nella stagione clemente. Bello il giardino che degrada dolce fino alla riva. Menu degustazione proposto a 180 euro (con vini in abbinamento a 60 o 90 euro). Ci si attesta sui 180 euro per quattro piatti alla carta.