— Hotel Borgo Sant’Anna
Località Sant’Anna, 84
Monforte d’Alba (CN)
Hotel Borgo Sant’Anna
Turno di chiusura: lunedì; martedì a pranzo; domenica sera
Ferie: variabili
La cucina si propone con una stilistica contemporanea: tecnica, attenta nelle cotture, ponderata negli abbinamenti, e con un approccio che lega – senza confonderle né snaturarle – alcune inflessioni e alcuni ingredienti del Sud Italia (il cuoco è di origine pugliese) alla grande e ricca tradizione sabauda.

Il luogo è di grande fascino: una cascina modernamente ristrutturata, in mezzo ai curati declivi vitati di Monforte. Lo sguardo spazia, dalle ampie vetrate della sala da pranzo, oppure – nella bella stagione – dal magnifico patio, su quelle vigne dai quali giunge il re dei vini italiani: il Barolo. Perché vuole essere proprio il Barolo il protagonista di questo curato (ma non formale) locale, gestito da un duo giovane, appassionato e talentuoso.

La cucina si propone con una stilistica contemporanea: tecnica, attenta nelle cotture, ponderata negli abbinamenti, e con un approccio che lega – senza confonderle né snaturarle – alcune inflessioni e alcuni ingredienti del Sud Italia (il cuoco è di origine pugliese) alla grande e ricca tradizione sabauda. I piatti, assai curati anche dal punto di vista estetico, si muovono quindi, dalla rivisitazione del classico vitello tonnato a un più mediterraneo crudo di gamberi rossi vivacizzato dalla presenza di un carpione fatto con i «pomodori appesi» (secondo l’uso tipico del Meridione). Buono, fra i primi, per la complessa costruzione sia aromatica sia gustativa, il risotto con chiocciole, lumachine di mare e limone tostato. Da manuale è poi l’animella al Vermouth con cipolle in insalata.

Nella carta dei vini, ovviamente, tanto Nebbiolo, ma anche tanto ‘resto del mondo’. Servizio molto curato e cortese. Tre i menu degustazione, proposti a 65 («Langhe e storia»), a 85 («Passioni e origini») e a 135 euro («Assolo di caccia»). Poco più di 100 scegliendo alla carta.