Via Umberto, 12
Albaretto della Torre (CN)
Si è in Alta Langa e qui, ad Albaretto della Torre, per molti anni, tanti appassionati di cucina sono arrivati per gustare gli indimenticati piatti di un cuoco-artista che, per davvero, è stato il cantore – al pari di Beppe Fenoglio, al pari di Cesare Pavese – di questo scampolo di Piemonte: Cesare Giaccone. Ora il testimone è passato a suo figlio Filippo Daniele che, con egual tenacia e pari capacità, continua a raccontare il meglio di queste terre, valorizzandone i prodotti e difendendone le tradizioni.
Le pietanze, che mutano giorno per giorno, secondo mercato, stagione ed estro, intrecciano, senza pesantezze ma anzi, al contrario, con grande attenzione alle sfumature, alcuni immancabili classici di casa Giaccone – come la profumatissima insalata di funghi e pesche, e il sontuoso e soave capretto arrostito nel camino – ad altre più consuete – come l’ottima battuta di carne al coltello – ad altre ancora più foreste, come la golosa lasagnetta con salmone e zucchine (dalla sfoglia impalpabile) o i maccheroni al pomodoro di Vittoria. Da non mancare i dolci, fra i quali un altro grande classico: zabaione e torta di nocciole.
In cantina una piccola ma curata scelta di bollicine italiane e francesi, e poi spazio a tanti Baroli e Barbareschi (oltre alla possibilità di portarsi il vino da casa, con un diritto di tappo pari a 25 euro). Servizio di grande affabilità, in linea con un ambiente che promana calore familiare. Tre i percorsi degustazione (non c’è, infatti, scelta à la carte), proposti a 50, 68 e 68 euro.