— Del Cambio
Piazza Carignano, 2
Torino (TO)
Del Cambio
Turno di chiusura: lunedì; domenica; a pranzo da martedì a giovedì
Ferie: variabili in agosto
Ristorante simbolo di Torino il Del Cambio ha vissuto in prima linea la storia della città e ha visto la nascita dell’Italia unita. Frequentato dal conte di Cavour, che qui mangiava osservando dalla finestra i movimenti del vicino Parlamento, ha mantenuto quell’allure che gli conferisce un fascino indiscutibile.

Ristorante simbolo di Torino il Del Cambio ha vissuto in prima linea la storia della città e ha visto la nascita dell’Italia unita. Frequentato dal conte di Cavour, che qui mangiava osservando dalla finestra i movimenti del vicino Parlamento, ha mantenuto quell’allure che gli conferisce un fascino indiscutibile. A guidare le sue cucine è Matteo Baronetto, arrivato contemporaneamente alla riapertura del locale dopo un processo di restauro che ha portato la struttura non solo agli antichi splendori, ma l’ha valorizzata ulteriormente con l’aggiunta della sala Pistoletto, del Bar Cavour e della vicina Farmacia Del Cambio.

Due i menu degustazione, da sei e da nove portate, strutturati dallo chef in «momenti» che raccontano la stagionalità, attraverso piatti inediti di pesce, carne e verdure. Alla carta la scelta guarda all’iconica storicità del luogo con proposte come l’insalata piemontese e il vitello tonnato, gli agnolotti e la costoletta di vitello alla milanese con giardiniera di verdura all’agro. E poi ci sono portate che raccontano di una visione che si distacca dal territorio come il nigiri di seppia, ostrica, cozza, Wagyu e fiori di zucca e il raviolo aperto di patate (omaggio a Gualtiero Marchesi) e ancora il piccione alla diavola con pesca, mango e sesamo agrumato. Discorso a parte per i dolci, esplosione di gusti e di forme, come nel caso de «L’universo» o di «Quadro».

Il servizio è curiale come si conviene al luogo. La cantina è ampia e raccoglie tutto il meglio del Piemonte insieme a tante altre etichette d’Italia e di Francia. Menu da 155 e 215 euro, con selezione di vini in abbinamento rispettivamente da 110 e 155 euro. Alla carta ci si attesta sui 150 euro.