Via Giacomo Matteotti, 147
Borgomanero (NO)
 
		La storia è transitata da questa elegante villa, posta a ridosso del centro di Borgomanero. La storia della nostra Italia (tanti sono stati i personaggi del mondo politico, economico e culturale che, dagli anni Sessanta in avanti, si sono seduti a questi tavoli) e, in senso più stretto e più specifico, la storia della cucina del nostro Paese. Il merito è tutto di Piero Bertinotti, colui che, con lungimiranza estrema, aprì questa insegna. E che, ancora oggi, veglia sull’esecuzione di quei piatti che l’hanno reso celebre. # E questi piatti sono una teoria: dal salmone selvaggio affumicato in casa «su legni resinosi» all’«uovo in piedi» in crosta di mandorle con bagna cauda e piccole verdure dell’orto. E ancora dagli agnolotti «del Presidente» (preparati in occasione di una visita del Presidente della Repubblica) alla crema Erika al limone. Ma il ristorante Pinocchio non è un museo: tutte queste pietanze, e tante altre che non nominiamo (e che mutano in carta secondo stagione), sono tenute al passo coi tempi sicché l’esecuzione è sempre smagliante, i particolari (che qui davvero fanno la differenza!) perfetti, e il piacere del gusto assicurato. # A tutto ciò si deve poi aggiungere la classe di un’accoglienza d’alta scuola, il servizio perfetto (diretto da Paola, figlia di Piero), e una carta dei vini capace di emozionare ricca com’è di tante preziose bottiglie anche in annate ormai rare. Il conto, in un tal contesto, è del tutto secondario. I menu costano 75 e 100 euro. Mentre se ne spende una novantina ordinando à la carte.

