— Piazza Duomo
Piazza Risorgimento, 4
Alba (CN)
Piazza Duomo
Turno di chiusura: lunedì; martedì; domenica
Ferie: variabili
‘Rigore’ potrebbe essere il termine che meglio definisce Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto. Perché al rigore – e ad applicazione, passione e dedizione – è improntato il lavoro del cuoco, capace di orchestrare piatti complessi ed equilibrati senza scadere né nel vacuo né nel lezioso.

‘Rigore’ potrebbe essere il termine che meglio definisce Piazza Duomo, il ristorante di Enrico Crippa e della famiglia Ceretto. Perché al rigore – e ad applicazione, passione e dedizione – è improntato il lavoro del cuoco, capace di orchestrare piatti complessi ed equilibrati senza scadere né nel vacuo né nel lezioso. Lungimiranza, sapere approfondito e tecnica giocano poi la loro parte in una proposta che continua a porre l’ingrediente vegetale al centro, protagonista di pietanze sì inconsuete ma capaci di emozionare e di rimanere impresse nella memoria come validi esempi di ‘cucina d’autore’. # La stagionalità, intrecciata a un po’ di Estremo Oriente, trionfa in preparazioni come i gustosi e profondi gamberi con alga nori e salse (al tuorlo d’uovo, ai ricci di mare, al prezzemolo, bernese al pomodoro…), accompagnati da un brodo di gamberi. E quindi nel fegato grasso con fragole e aceto di lamponi (ben in equilibrio fra grassezza e acidità). E ancora nell’«Omaggio ad Anselm Kiefer», ovvero un velo di seppia ricoperto da una crema di patate e acciuga, sposato a un assaggio di polenta bianca, nero di seppia e limone. # La cantina è davvero imponente: ricca di etichette italiane e francesi che il sommelier, Jacopo Dosio, è capace di consigliare con competenza. Al direttore di sala, il bravissimo Davide Franco, spetta invece il compito di accogliere gli ospiti: con un sorriso, una parola gentile, una battuta. I due ampi menu (non c’è scelta alla carta) costano 290 e 350 euro, ai quali si possono aggiungere tre pairing (da 390 a 580 euro). Disponibili alcune lussuose suite per prolungare la sosta.