Piemonte a Tavola

Guido Ristorante sorge in un luogo ricco di storia: è all’interno della Villa Reale, nella Tenuta Fontanafredda, ove si è consumata la storia d’amore tra Vittorio Emanuele II e Rosa Vercellana. L’intera tenuta infatti fu acquistata dal re nel 1858 come dono per la ‘bella rosina’, e fu qui che in seguito si prese a vinificare il Barolo. Alla storia del luogo, però, si affianca anche quella della famiglia Alciati alla guida del ristorante: Ugo ai fornelli e Piero in sala. Loro sono due dei tre figli di quei Guido e Lidia che hanno scritto la storia della cucina italiana richiamando, nella piccola e defilata Costigliole d’Asti, ospiti da tutto il mondo in un’epoca in cui non solo i social non esistevano ma anche le comunicazioni via telefono non erano così comuni. # La cucina di Ugo è una garanzia di qualità: qui si sta sempre bene, ed è pensiero comune. La proposta rispetta la stagionalità, il territorio e i sapori del Piemonte con ricette che fanno parte della storia. Ecco quindi il vitello tonnato «secondo la ricetta tradizionale del ristorante Guido dal 1961», la trota di Traversella scottata al burro con maionese al limone e carpaccio di trota affumicata, gli agnolotti «di Lidia» al sugo d’arrosto, le tagliatelle ai quaranta tuorli, la faraona al forno e la finanziera. Tra i dolci è imperdibile il gelato al fiordilatte mantecato al momento come del resto lo sono le piccole meringhe servite sul finale. Ampia cantina, centrata sulle eccellenze di Langa. Menu degustazione a 130 euro.