Piemonte a Tavola

Ogni appassionato di vino possiede, nella propria memoria, un numero di etichette che annovera come esperienziali. Colui che ora sta scrivendo inserisce in quest’elenco il Cabernet Sauvignon – battezzato Darmagi, ovvero ‘peccato’ in dialetto langarolo – prodotto da Angelo Gaja. L’annata 1998 è sublime: un’apoteosi del nobile vitigno bordolese nella terra dei bricchi. Il naso oggi dipana tutto il mondo delle note più affascinanti del terziario (fiori secchi; frutta in confettura; note balsamiche e di spezie dolci; sottobosco…). Ma è ancor più la bocca a colpire: non solo perché ancora vibrante di acidità, ma perché morbida e integrata, in un sorso pulitissimo e conturbante che allunga verso l’infinito.