Piemonte a Tavola

Pare che fosse, a fine Settecento, Francesco Moriondo (economo di casa Savoia) insieme a sua moglie (una giovane cuoca di origine siciliana, anche lei alla dipendenza dei re di Sardegna), ad aprire a Mombaruzzo, suo paese natale, la prima pasticceria e a produrre i primi Amaretti. Sono biscotti assai particolari, che non contengono né farina né lievito né conservanti, ma solo mandorle, armelline (la mandorla interna di pesche e albicocche, ricca di acido cianidrico), zucchero e albumi, impastati con sapienza. Ed è proprio questo il passaggio fondamentale nella lavorazione, quello che dona ai biscotti la loro tipica consistenza, morbida e friabile, dall’inconfondibile gusto amaro-dolce. L’azienda Morimondo Virginio continua a tenere viva la tradizione: a mano li produce e li avviluppa nella tipica carta velina. Imperdibili.